mercoledì 20 febbraio 2013

L’ITALIA CENTRA I TARGET DI KYOTO

L'Italia centrerà gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra responsabili del riscaldamento globale, previsti nel protocollo di Kyoto: è un dato certo, anticipato dal “Dossier Kyoto 2013” della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, alla cui guida c’è l'ex-ministro dell'Ambiente Edo Ronchi.

Il merito è da attribuire ad un'accelerazione iniziata nel 2008; nel 1996 le emissioni di gas serra in Italia hanno iniziato a crescere, fino al livello record di 577 MtepC02, raggiunto nel 2004.

Nel 2009 e poi nel 2012 sono state registrate invece delle forti diminuzioni.

Più in generale, dal 2005 ad oggi sono stati tagliati ben 100 milioni di tonnellate di emissioni.

Un dato interessante riguarda il rapporto tra emissioni e Pil: tra il 2008 e il 2012 il Pil è diminuito del 6% e le emissioni addirittura del 16%.

Questo dato indica come l’economia italiana si sia fortemente decarbonizzata: meno prodotti petroliferi e più gas e fonti rinnovabili. Ciò è dovuto, in buona parte, al trasferimento di molte produzioni, e quindi emissioni, in Cina ed Europa dell'Est, così come all'alto costo dell'energia, il quale è triplicato in 15 anni.

L’ex Ministro dell’Ambiente Ronchi, commentando la notizia, afferma che i limiti per i gas serra fissati da Kyoto erano forse troppo modesti. Serve uno sforzo maggiore, bisogna giocare la carta della Green Economy.

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