Il 2012 ha rappresentato per Kinexia un anno ricco
di cambiamenti e novità, come spiega il presidente e Amministratore Delegato
del gruppo, Pietro Colucci, intervistato da Il Sole 24 Ore.
L’obiettivo dal 2013 è quello di mantenere la
promessa di un dividend yield del 6%; come affermato da Colucci, Kinexia non
distribuisce dividendo perché vuole mettere a disposizione tutte le risorse per
la crescita.
Non solo però: un importante obiettivo della
società riguarda l’internazionalizzazione. Gli occhi sono infatti puntati su
Dubai; è da poco stato siglato un accordo con il gruppo di costruzioni Al
Habtoor, joint venture che si pone la finalità di operare nelle rinnovabili e
nell'ambiente negli Emirati Arabi e di cui a Kinexia spetterà il 49%. Il
contributo del gruppo di Pietro Colucci riguarda l’assetto tecnologico.
Oltre al Medio Oriente, anche la Cina rappresenta
un possibile settore di mercato internazionale.
Il gruppo italiano ha da poco ricevuto la visita
del colosso cinese Sound Global, uno dei principali gruppi della green economy
cinese, quotato a Shenzen e a Singapore e che ora è interessato al mercato
europeo.
Secondo Pietro Colucci l’interesse del gruppo, nel
medio periodo, potrebbe portare a una co-partecipazione e alla realizzazione
congiunta di un’iniziativa ambientale in Cina.
Nel panorama del piano industriale al 2015 Kinexia
punta ad acquisizioni italiane e a nuove espansioni all’estero.
I primi passi nello sviluppo di questo progetto
sono stati, oltre all’accordo per il Medio Oriente, l’acquisizione di Faeco e
Innovatec.Per maggiori informazioni: http://eventiquattro.ilsole24ore.com/eventi-e-altro/finanza-e-finanziamenti/notizie/2013/04/02/lenergia-kinexia-negli-emirati-arab.aspx
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