mercoledì 30 gennaio 2013

CARTELLO VERDE PRESENTA UN AGENDA AMBIENTALISTA IN 12 PUNTI

Nasce "cartello verde": non è un partito politico e neanche un movimento; è una federazione che raggruppa sette delle più importanti associazioni ecologiste: Legambiente, WWF, Green-peace,  Fondo ambiente italiano (FAI), Federazione nazionale Pro Natura, Club alpino italiano (CAI) e TouringClub.

In questo periodo pre-elettorale, cartello verde si sta mobilitando per presentare alle forze politiche i 12 punti che costituiscono la loro agenda ambientalista, per promuovere la ri/conversione ecologica dell’Italia.

Con circa un milione di iscritti e un'area d'opinione molto più vasta è la prima volta che un tale schieramento si coalizza a sostegno di una causa ecologica.

Si tratta di un tema estremamente rilevante, per niente marginale, un incontro tra ecologia ed economia: è la questione dello sviluppo sostenibile, compatibile con la difesa dell'ambiente e della salute collettiva.

Stiamo parlando della Green Economy, questione frequentemente invocata a parole ma spesso contraddetta dai fatti, che viene invece qui proposta come concreta opportunità per uscire dalla crisi economica: una risposta alla stagnazione e alla recessione, segnale di fiducia e attenzione al futuro collettivo.

Questa Agenda ambientalista, ricca in richieste e proposte concrete, si propone come una sorta di "Roadmap nazionale" per affrontare e tentare di sciogliere i nodi del nostro sviluppo.

Nessuno dei programmi elettorali presentati per le prossime elezioni, ha mostrato infatti, secondo il “cartello verde”, "la consapevolezza della centralità della sfida che si pone al nostro Paese  anche  nel contesto dei problemi globali, ne delle azioni innovative necessarie per perseguire l'obiettivo".

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