Le mense scolastiche aprono le porte alla raccolta differenziata
della plastica, che conta circa 444 tonnellate all'anno, tra 25,5 milioni di
piatti, 7,5 milioni di coppette e 12,5 milioni di bicchieri.
Fino allo scorso anno stoviglie e bicchieri venivano gettati
insieme ai rifiuti indifferenziati, oggi questa grande quantità di materiale
viene invece differenziata per poter poi essere riciclata.
L’iniziativa ha preso il via da due scuole di Milano ed è
stata ben presto apprezzata ed imitata da numerosi altri istituti: circa cento
scuole elementari e materne nei primi tre mesi per raggiungere attualmente la
totalità delle 413 strutture in cui ogni giorno circa 80.000 bambini pranzano.
Lo annunciano le commissioni Ambiente ed Educazione,
riunitesi insieme proprio per trattare il tema dei rifiuti nel settore
scolastico.
Rimane però in sospeso un diverso problema in questo ambito:
quello degli sprechi alimentari, delle grandi quantità di cibo preparato ma non
mangiato, che per legge non può essere donato alle mense dei poveri a causa del
rischio infezioni per cattiva conservazione.
Oltre all’aspetto pratico del riciclo, questa iniziativa ha
anche una significativa valenza educativa: i bambini in prima persona sono
chiamati a pulire il proprio piatto e gettarlo nel sacco corretto, imparando
così il valore della raccolta differenziata.
Nessun commento:
Posta un commento