In questo periodo pre-elettorale, cartello verde si sta
mobilitando per presentare alle forze politiche i 12 punti che costituiscono la
loro agenda ambientalista, per promuovere la ri/conversione ecologica
dell’Italia.
Con circa un milione di iscritti e un'area d'opinione molto
più vasta è la prima volta che un tale schieramento si coalizza a sostegno di
una causa ecologica.
Si tratta di un tema estremamente rilevante, per niente
marginale, un incontro tra ecologia ed economia: è la questione dello sviluppo
sostenibile, compatibile con la difesa dell'ambiente e della salute collettiva.
Stiamo parlando della Green Economy, questione
frequentemente invocata a parole ma spesso contraddetta dai fatti, che viene
invece qui proposta come concreta opportunità per uscire dalla crisi economica:
una risposta alla stagnazione e alla recessione, segnale di fiducia e
attenzione al futuro collettivo.
Questa Agenda ambientalista, ricca in richieste e proposte
concrete, si propone come una sorta di "Roadmap nazionale" per
affrontare e tentare di sciogliere i nodi del nostro sviluppo.
Nessuno dei programmi elettorali presentati per le prossime
elezioni, ha mostrato infatti, secondo il “cartello verde”, "la
consapevolezza della centralità della sfida che si pone al nostro Paese anche
nel contesto dei problemi globali, ne delle azioni innovative necessarie
per perseguire l'obiettivo".