Grande successo di pubblico, di ospiti, ma soprattutto di idee per le due giornate dell’VIII Forum QualEnergia, organizzato da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club, in partnership con Cobat, presso l’Auditorium dell'Ara Pacis. La manifestazione, che si è tenuta il 25 e 26 novembre e a pochissimi giorni di distanza dalla Conferenza sul clima della
COP21 prevista per dicembre a Parigi, è stata una fruttuosa occasione per discutere e confrontarsi sui temi delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica, del mondo della ricerca e dell’impegno delle istituzioni e dell’economia globale verso una maggiore sostenibilità dell’industria. Tra le figure istituzionali di richiamo, Gian Luca Galletti, Ministro dell’Ambiente, e Nicola Zingaretti, Presidente di Regione Lazio, e il Presidente della Commissione Ambiente alla Camera Ermete Realacci, che ha chiuso il forum. Figure del mondo politico a parte, i tavoli di confronto e gli spunti dal palco sono stati animati da una folta platea di esperti del settore, giornalisti, docenti universitari ed esponenti delle associazioni ambientaliste e delle aziende della
green economy. Tra questi Pietro Colucci, Presidente del Gruppo Waste Italia, polo aggregatore di imprese unite dal fattore comune della sostenibilità ambientale come modello di business del presente. Colucci, altresì a capo della divisione del gruppo Innovatec S.p.A., società attiva nel settore dell’efficienza energetica e quotata sul segmento AIM di Borsa, ha fatto il punto sulle prospettive ambiziose della
COP21 e sullo scenario Italia. “La conferenza di Parigi è senz'altro l'opportunità più significativa degli ultimi anni per il mondo della
green economy e per il futuro del nostro sistema in relazione agli eventi climatici” ha esordito il top manager “e malgrado i recenti attacchi terroristici, la Francia si è molto impegnata investendo sulle manifestazioni laterali, sulla presenza di altri premier che potessero impegnare i rispettivi Paesi con maggiori responsabilità nelle emissioni, come Cina e Stati Uniti. Mi auguro che la
COP21 saprà dare al mondo un'indicazione sugli impegni da assumere nei prossimi anni e ottenere l'obiettivo dei 2 gradi che sembra lontanissimo”. E sul coinvolgimento dell’Italia in questo difficile processo di cambio dei paradigmi energetici e industriali, Colucci ha mosso un appunto al Governo Renzi: “l’Italia è ancora indietro rispetto al Protocollo di Kyoto, per quanto gli investitori stimino come epocale la portata su business, occupazione e indotto relativa alla crescita dell’industria ecologica”. L’efficienza energetica si prefigura da qualche anno come il settore del futuro ma, rimarca il Presidente del Gruppo Waste Italia, “il Governo ha ancora oggi un atteggiamento tentennante e poco impegnato, che non permette di operare su solide basi, economiche e legislative, che diano impulso a un settore con grandi potenzialità, anche di risparmio sui costi energetici per famiglie e imprese, e che invece langue. Il governo non ha ancora nelle sue corde il bernoccolo verde, quindi dovremo aspettare che Renzi coinvolga il Ministro dell’Industria per dare una svolta”.
VIII
QualEnergia Forum: among the guests also Pietro Colucci, President of Gruppo
Waste Italia
Great success, especially for the ideas during the two days of the eighth QualEnergia Forum, organized by Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia and Kyoto Club, in partnership with COBAT, at the Ara Pacis Auditorium. The event, which was held on 25th and 26th November, only a few days away from the COP21 climate conference scheduled for December in Paris, was a fruitful opportunity to discuss and debate on the issues of renewable energy, energy efficiency, on the Research Community and the commitment of the institutions and the global economy towards a more sustainable industry. Among the important institutional figures, Gian Luca Galletti, Environment Minister, and Nicola Zingaretti, President of Lazio Region, and the President of the Environment Committee at the Parliament, Hermes Realacci, who ended the Forum. Politics aside, the round tables and cues from the stage were animated by a large audience of industry experts, journalists, academics and representatives of environmental groups and the green economy companies. Among them was Pietro Colucci, President of Gruppo Waste Italia, which unites companies by a common factor: environmental sustainability as a business model. Colucci, also head of the Innovatec Group S.p.A. division, a company operating in the energy efficiency sector and listed on the AIM segment of the Stock Exchange, has made the point on the ambitious prospects of COP21 and Italy’s scenarios. "In recent years, the Conference in Paris is undoubtedly the most significant opportunity to the world of the green economy and the future of our system in relation to climatic events" explained the top manager, "and despite the recent terrorist attacks, France has put much effort investing in the side events, in the presence of other Prime Ministers, who could commit their countries with greater responsibilities on emissions, such as China and the United States. I hope that COP21 will give the world an indication of commitments to be undertaken in the coming years and achieve the goal of two degrees that seems so far away." And on Italy's involvement in this difficult process of change in energy and industrial paradigms, Colucci has moved a note to the government lead by Renzi: "Italy is still behind in following the Kyoto Protocol, despite the investors’ esteem for an epochal scope of business, employment and satellite activities on the ecological industry growth." Energy efficiency is looming as the sector of the future for several years, but the President of Gruppo Waste Italia remarks that "the Government still has an hesitant attitude and is not fully committed, not allowing to operate on solid economic and legislative foundations, that will give a boost to a languishing sector with great potential, also saving on energy costs for families and businesses. The government has not yet the green bump on its head, so we will wait for Renzi to involve the Industry Minister to make a change."