Come già annunciato dal Gruppo guidato da Pietro Colucci, il Piano, approvato lo scorso 3 aprile, consoliderà
l’integrazione tra Kinexia e Waste Italia, per dare vita, con l’approvazione
del progetto di fusione da parte delle Assemblee straordinarie di Sostenya e
Kinexia di fine maggio, ad uno dei principali player quotati del nostro Paese nel settore integrato della
produzione di energie rinnovabili, dell’efficienza energetica, del
teleriscaldamento e della valorizzazione dei rifiuti.
Dopo l’incorporazione della casa madre Kinexia diventerà una mid cap da oltre 100 milioni di
capitalizzazione. La crescita dimensionale punta a favorire l’accesso al
mercato dei capitali, soprattutto all’estero. Ed è proprio agli investitori
istituzionali che guarda Kinexia, che ha appena aperto una sede a Londra.
Da un punto di vista più strettamente industriale, il Piano punta a un
forte sviluppo dei business legati all’efficienza e al risparmio energetico,
che dovrebbero arrivare a generare quasi un quarto del fatturato e dei margini
nel 2018. Il settore ambiente (gestione e valorizzazione dei rifiuti)
continuerà a generare più della metà del fatturato (e dei margini) del Gruppo
Kinexia, con un deciso spostamento del focus dallo smaltimento dei rifiuti al
recupero e alla valorizzazione.
A seguito della fusione sono previsti, per il 2018, ricavi pari a 264
milioni di euro (+60%), EBITDA pari a 79 milioni (30% sul fatturato) ed EBIT
pari a 43 milioni di euro (16% sul fatturato). Il Piano prevede inoltre investimenti per 138
milioni di euro, per sostenere la crescita organica e anche per realizzare
acquisizioni all’estero, con una riduzione dell’indebitamento dai 178 milioni
del 2013 ai 38 milioni stimati nel 2018.
Le leve di crescita sono la solidità finanziaria, la diversificazione
di mercato e le sinergie tra settori di business
strettamente collegati tra loro come quello delle energie rinnovabili e del
settore dell’ambiente e punta su eccellenza operativa, economie di scala e cross selling tra i due business.
La realizzazione di proposte impiantistiche integrate nel campo
ambientale ed energetico consentirà inoltre maggiore competitività ed appeal anche ai fini dello sviluppo
delle attività sui mercati internazionali, dove esse risultano particolarmente
apprezzate.
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